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martedì 23 ottobre 2007

SILB, IL SINDACATO DELLE DISCOTECHE E SALE DA BALLO, DA’ IL VIA ALLA RACCOLTA DI FIRME

Le discoteche proprio non ci stanno. Il divieto di alcol dalle due di notte, previsto dall’articolo 6 della legge sulla sicurezza stradale, è ritenuto una norma inefficace e contestata da tutti, pure dai clienti. Per darne dimostrazione, i gestori dei locali da ballo stanno raccogliendo le firme sia online (sito internet:www.silb.it.), sia su carta, direttamente presso le loro attività.
“Non si tratta di mettere in discussione il principio di tutela della salute, su cui la categoria si era attivata già da anni – afferma Luca Orsato, capogruppo Silb-Fipe, il sindacato dei gestori di locali da ballo associati alla Confcommercio di Vicenza - ma di rendere palese il fatto che il divieto farà riversare le persone sulle strade dalle due di notte con il rischio di peggiorare la situazione. Con questa legge, anziché punire chi fa abuso di alcol, si puniscono le imprese. Da notare poi che, nel Veneto, fino all’entrata in vigore, nell’aprile del 2008, della nuova legge regionale che imporrà a tutti i pubblici esercizi, circoli privati ed agriturismi il disposto “no alcol” dopo le due, saranno penalizzati dal divieto in particolare i locali con intrattenimento”.
La volontà di collaborare al rispetto della legge è dimostrata dagli annunci sonori proprio per ricordare l’inizio del divieto, ma la categoria punta il dito contro l’ingiustizia del provvedimento che va a limitare la libertà individuale, colpendo tutti i cittadini indiscriminatamente. Inoltre il provvedimento non ammette deroghe, neanche per le ricorrenze più importanti dell’anno, come per esempio la notte di Halloween nei confronti della quale i locali da ballo mostrano forte preoccupazione.
La norma è stata introdotta senza nessuna discussione approfondita in Parlamento e senza nessun confronto con le parti interessate, negli ultimi frenetici giorni utili per non far decadere l'intero decreto sulla sicurezza stradale.
La vendita di alcol potrà tranquillamente continuare per strada o presso luoghi magari anche abusivi (come i rave-party) dove non esistono garanzie di controllo. Oltre a raccogliere le firme, il Silb chiede la modifica della legge e di affrontare le problematiche provocate dentro e fuori dai locali da questo divieto.
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