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martedì 23 ottobre 2007

MOBILITAZIONE EUROPEA “NO-DAL MOLIN” A VICENZA

La richiesta ufficiale della Confcommercio di Vicenza di valutare con attenzione la possibilità di negare l’autorizzazione alla manifestazione europea “No-Dal Molin”, annunciata dall’omonimo presidio permanente per il 14, 15, 16 dicembre, è datata giovedì 27 settembre ed è indirizzata al Prefetto Pietro Mattei, al Questore Dario Rotondi e al Sindaco Enrico Hullweck.
L’Associazione, alla quale si sono rivolti tanti negozianti per capire la portata dell’avvenimento ed esprimere le loro conseguenti preoccupazioni, si fa quindi portavoce dei commercianti e titolari di attività di pubblico esercizio di Vicenza e non esita a chiedere alle Autorità di non concedere agli organizzatori dell’evento il necessario permesso.
“In aggiunta alle possibili problematiche di ordine pubblico, che potrebbero caratterizzare tale appuntamento – si legge nella lettera firmata dal presidente Sergio Rebecca e dal direttore Andrea Gallo – con la presenza dei no-global, oltre alla probabile, considerevole affluenza pacifica, motivo di preoccupazione risulta essere il fatto che tali forme di protesta verranno promosse in un periodo tradizionalmente dedicato agli acquisti. Se, infatti, da un lato va concessa la possibilità di manifestare il libero pensiero nelle forme e nelle modalità proprie del vivere civile, deve altresì essere necessariamente garantita la libertà di impresa per gli operatori del commercio e del turismo che, come purtroppo si è verificato in passato, si trovano, loro malgrado, sempre più frequentemente coinvolti in eventi del genere”.
E in effetti, una città stretta per ben tre giorni da cordoni di sicurezza per la discesa in campo di tanti manifestanti provenienti da tutta Europa, non solo i pacifisti, ma anche delle frange più animate dei centri sociali; le conseguenti difficoltà di transito e di accesso, in particolare al centro storico, che i vicentini saranno costretti ad affrontare, nonché i timori per la propria incolumità personale, delineano una prospettiva che, al momento, non rassicura nessuno. Tanto meno i negozianti, visto che tale manifestazione europea è annunciata per un intero week-end di dicembre, tradizionalmente dedicato agli acquisti di Natale. La preoccupazione comune è, infatti, che la “gente dello shopping” resti a casa o fugga da Vicenza verso altri luoghi, per fare acquisti in tutta tranquillità, senza essere coinvolta in proteste o in possibili incidenti.
“Infatti – continua la lettera – il rischio che la manifestazione di protesta sfoci in disordini, anche per l’annunciata presenza dei cosiddetti “black block”, pare attuale. Ciò a causa, per tutta la cittadinanza che non partecipa al corteo, di timori e paure che si concretizzano in una desertificazione delle zone ove si svolgono i cortei, con gravi danni agli operatori commerciali interessati”.
Inoltre, i dirigenti dell’Ascom puntualizzano che la richiesta di valutare se concedere o meno l’autorizzazione alla manifestazione è portata avanti dall’Associazione a “prescindere dal merito della disputa sulla legittimità ed opportunità della realizzazione della base”, “che è altra cosa – sottolineano – rispetto alle istanze che dobbiamo e vogliamo rappresentare”.
Quindi, riconoscendo la professionalità, il costante impegno e la disponibilità del Prefetto, del Questore e delle Forze dell’Ordine nel garantire la tutela dell’ordine pubblico e del lavoro delle aziende rappresentate dall’Associazione, fattori che nel passato hanno permesso lo svolgimento pacifico di altre manifestazioni, i dirigenti Ascom concludono la missiva indirizzata alle Autorità cittadine, esprimendo la richiesta che, nel caso non fosse possibile vietare la manifestazione, “siano individuate e garantite le condizioni per l’assenso tali da eliminare i danni e i disagi lamentati e temuti, affinchè non vi sia pregiudizio dalla libertà di svolgere un’attività economica”.

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