RICERCA PRODOTTI : {{query}}

{{errore}}
martedì 13 dicembre 2005

REGOLAMENTO PER L’INSEDIAMENTO DELLE MEDIE STRUTTURE NEL COMUNE DI VICENZA – PREOCCUPATE OSSERVAZIONI DELLA CONFCOMMERCIO

La programmazione dello sviluppo commerciale del territorio ha bisogno, per essere efficace, di indicazioni più precise, altrimenti tra le maglie larghe delle norme potrebbero insidiarsi interpretazioni o manovre che ne vanificherebbero gli effetti.
Una lettera con precise richieste di modifica di quanto deliberato dalla Giunta in merito al regolamento per l’insediamento delle medie strutture nel territorio comunale è stata inviata dalla Confcommercio di Vicenza al Sindaco Enrico Hullweck, all’assessore alle Attività produttive Ernesto Gallo e al presidente del Consiglio comunale Sante Sarracco.
La nota fa seguito ad altre osservazioni della Confcommercio che aveva già espresso il proprio indirizzo su precedenti ipotesi del provvedimento, ma l’ultima stesura del regolamento non soddisfa i dirigenti dell’Associazione di via Faccio.
“Nel settore alimentare – interviene il direttore Andrea Gallo - il Comune di Vicenza presenta un rilevante surplus di superficie di vendita di medie e grandi strutture rispetto a quella degli esercizi di vicinato. Siamo preoccupati sulla scelta, contenuta nell’art. 7 del regolamento, di prevedere l’insediamento di strutture medio piccole nelle zone oggetto di P.I.R.U.E.A. e P.U.A. approvati o in via di definizione (rispettivamente Programma Integrato di Riqualificazione Urbanistica, Edilizia e Ambientale, per aree del Comune soggette a progetti di riqualificazione, e Piani Urbanistici Attuativi)”. Una simile ipotesi, si legge nella nota dell’Ascom, renderebbe nulla la programmazione comunale, e per questo si richiede di individuare con precisione, tenendo conto dell’incremento demografico previsto nel triennio di validità dei criteri, i P.I.R.U.E.A. ed i P.U.A. nell’ambito dei quali consentire le nuove aperture per il settore alimentare e misto e stabilire, per i P.U.A. , il termine ultimo di approvazione valido ai fini della facoltà di insediamento delle nuove medie strutture.
Ma anche in merito ai trasferimenti e ampliamenti, disciplinati all’art. 10 del regolamento comunale, la posizione dell’Ascom è critica: “Consentire il trasferimento di strutture medio piccole nel settore alimentare e misto in ogni zona del territorio comunale – continua Gallo - senza una preliminare suddivisione in zone dello stesso (zone da far coincidere con le Circoscrizioni, come disposto dal Regolamento comunale per l’insediamento dei Pubblici Esercizi) vanifica, di fatto, ogni previsione programmatoria e i P.I.R.U.E.A. e P.U.A. si trasformerebbero in vere e proprie fabbriche di autorizzazioni, in quanto sarebbe possibile insediare la struttura nell’ambito di PIRUEA e PUA e poi trasferirla liberamente in tutto il territorio comunale. E’ opportuno invece che il trasferimento delle strutture medio-piccole del settore alimentare e misto sia consentito solo nell’ambito della singola zona, delimitata appunto dal territorio della circoscrizione, e comunque, anche in questo caso, si dovranno più correttamente parametrare aperture ed ampliamenti alla popolazione che andrà ad insediarsi nelle nuove realtà urbanistiche, al fine di non peggiorare ulteriormente l’indice di equilibrio tra esercizi di vicinato e medie e grandi strutture di vendita.
Il direttore della Confcommercio provinciale interviene infine sul tema degli ampliamenti, disciplinati sempre all’art. 10 del regolamento comunale: “Tenendo conto della più volte evidenziata anomalia della rete distributiva comunale che presenta un forte surplus di superfici di vendita nelle medie e grandi strutture è impensabile consentire raddoppi di superficie, oltretutto in sede di trasferimento di sede”.
“Sarebbe più opportuno - conclude Gallo - limitare nel massimo del 20% della superficie originaria la facoltà di ampliamento concessa alle strutture del settore alimentare e misto. Una puntuale programmazione delle superfici autorizzabili per il settore alimentare e misto eviterà sicuramente all’Amministrazione comunale successivi interventi per risolvere questioni legate alla viabilità, parcheggi e problematiche ambientali”.

Condividi su Facebook Condividi su LinkedIn Stampa pagina