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Confcommercio Veneto Notizie

E’ SEMPRE TEMPO PER IL PASSAPORTO

Nr. 20 del 09/11/2004

Comprova l’identità della persona e come tale potrebbe essere utilizzato come qualsiasi altro documento di identità ma in realtà ce ne ricordiamo solo quando dobbiamo recarci all’estero e, spesso, solo qualche giorno prima di partire. Si tratta del passaporto ordinario che permette di recarsi in tutti i Paesi i cui governi sono riconosciuti da quello italiano e che può essere ottenuto da tutti i cittadini della Repubblica. Ma, come si diceva, il problema di averlo o meno, o che il documento abbia ancora validità, il più delle volte, il cittadino se lo pone a ridosso della prevista partenza, correndo così il rischio di non avere per tempo «le carte in regola» per viaggiare all’estero.
Tale situazione è particolarmente evidente in alcuni periodi dell’anno, ossia in concomitanza delle ferie estive, nel periodo di Natale e in quello di Pasqua. Ne sanno qualcosa anche alla Questura di Vicenza dove nei mesi di giugno e luglio scorsi la coda allo sportello passaporti era lunghissima. «Quest’estate - ci spiega il Vice Questore, Tiziano Zonta, - si è verificato un improvviso guasto al sistema centralizzato, per cui i nostri terminali, per qualche giorno, sono andati completamente fuori uso. Si è trattato, quindi, di una situazione contingente e di temporanea emergenza, alla quale si è poi sommata l’alta richiesta di documenti da parte dei cittadini in procinto di recarsi all’estero per le vacanze. Il problema si è poi risolto in poco tempo e, quindi, a breve giro, siamo riusciti a ristabilire i normali tempi di attesa, cioè 10 giorni al massimo».
«E’ comunque il caso di sottolineare - continua Zonta - che il passaporto è un documento che ha una validità di 10 anni. La legge numero 3, del 16 gennaio 2003, all’art. 24, ha elevato infatti a dieci anni la durata del passaporto, eliminandone il rinnovo quinquennale. Non conviene quindi aspettare l’ultimo minuto per richiedere il passaporto, poiché a parte il costo delle fotografie e il costo iniziale del documento che è pari a 5,35 euro per quello a 32 pagine e di 6,55 euro per quello a 48 pagine più la marca da bollo di 30,99 euro, poi non serve altro per dieci anni. Se non l’applicazione della marca da bollo, che ha validità annuale, nel caso si voglia uscire dalla Comunità europea. Questo è un consiglio che ci sentiamo di rivolgere sia ai cittadini che alle aziende con dipendenti che si recano all’estero: fare, o rinnovare il passaporto, è utile sia come documento di identificazione e all’occorrenza lo si ha, e se poi si ha l’accortezza di richiederlo per tempo, si evitano fastidiosi disagi e inutili perdite di tempo».
E nel caso vi fosse l’urgenza di avere il documento?
«L’urgenza si verifica, in particolare, nel caso in cui il cittadino per gravi motivi, ad esempio di salute o di altro genere, debba avere in tempo utile il documento necessario all’espatrio. Il resto delle pratiche segue l’ordine di arrivo».
Oltre alla Questura a chi ci si può rivolgere per ottenere il documento?
«Il passaporto viene rilasciato e rinnovato dalle questure e, all’estero, dalle rappresentanze diplomatiche e consolari. La relativa domanda, corredata della documentazione necessaria, può invece essere presentata oltre che alla questura del luogo di residenza, anche ai Comuni, al commissariato di polizia competente per circoscrizione (nella nostra provincia è competente il commissariato di Bassano), o al locale comando dei Carabinieri».
E’ possibile rinnovare il passaporto prima della scadenza?
«Certo. Il documento può essere rinnovato anche prima della scadenza, e comunque entro i sei mesi successivi, per un periodo complessivamente non superiore a dieci anni dalla data di rilascio. E’ da tenere presente che la legge in vigore stabilisce che i passaporti ordinari emessi dopo il 4 febbraio 2003 abbiano la validità di dieci anni invece che di cinque anni come in precedenza, mentre i documenti rilasciati prima di questa data possono essere prorogati, su richiesta dell’interessato, fino a un massimo di 10 anni dalla data di rilascio. In ogni caso è opportuno verificare sempre la scadenza riportata sul documento».
Vi sono casi particolari per i quali è richiesta una documentazione specifica per richiedere il passaporto?
«Il caso più tipico è quello dell’iscrizione sul proprio passaporto di figli minori di 16 anni, che possono in ogni caso essere iscritti nel passaporto di uno dei genitori, di tutti e due, o del tutore o di altra persona delegata ad accompagnarli. Il modulo di richiesta del documento dovrà quindi essere compilato anche nella parte specifica che riguarda i minori e accompagnato da due foto, di cui una legalizzata, se il minore supera i dieci anni di età. Dopo il compimento del sedicesimo anno di età è necessario richiedere invece il passaporto individuale, ma in ogni caso se il richiedente ha meno di 18 anni occorre l’assenso dei genitori o dell’unico genitore esercente la potestà o del tutore. Per i minori di 10 anni, invece, l’uso del passaporto ordinario individuale è subordinato alla condizione che viaggino in compagnia di uno dei genitori o di chi ne fa le veci. C’è da dire ancora che se un richiedente ha figli minori, anche se non ne richiede l’iscrizione sul proprio passaporto, deve avere l’assenso dell’altro genitore. In mancanza di tale assenso, è necessaria l’autorizzazione del Giudice tutelare».
E per quanto riguarda gli Stati esteri, vi sono casi particolari in cui si richiede una documentazione diversa?
«E’ sempre il caso di documentarsi bene prima di partire. Direi, in generale, che è meglio verificare sempre la validità del passaporto poiché, ad esempio, per alcuni paesi, per accedervi, è necessario un certo numero di mesi di validità residua del documento prima della scadenza. Nel caso poi degli Stati Uniti, dal 26 ottobre 2004 è bene dotarsi di un passaporto a lettura ottica, anche per i minori,neonati e bambini compresi, poiché vige il programma Visa Waiver Program, con il quale viene facilitato l’ingresso degli stranieri, per turismo o per affari, con permanenza non maggiore di 90 giorni. In caso contrario è necessario che il soggetto, oltre al passaporto, sia provvisto anche del visto d’ingresso dell’Ambasciata.»
Quanti passaporti rilasciate mediamente in un anno qui alla questura di Vicenza?
«All’incirca 43 mila documenti, suddivi- si in 24 mila passaporti nuovi, 9 mila rinnovi e il resto in lasciapassare, che sono poi i certificati anagrafici di nasci- ta con fotografia rilasciati dall’anagrafe e validati per l’espatrio dalla questura».
E come sono organizzati gli uffici per dare questo servizio al cittadino?
Innanzitutto gli sportelli per il pubblico sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e il sabato dalle ore 9 alle ore 11. Il mercoledì invece rimangono chiusi ma il nostro personale lavora per sbrigare le pratiche di richiesta di passaporto giunte ai Comuni. Inoltre per informarsi sulla documentazione necessaria è sufficiente che i cittadino chiami il nostro centralino o l’ufficio relazioni con il pubblico oppure si rivolga presso gli uffici il proprio comune di residenza o, ancora, si colleghi al sito internet www.poliziadistato.it, dal quale è anche possibile scaricare il modulo di domanda. E’ poi attivo anche un servizio di casella vocale utilizzabile telefonando al numero 199113000. E’ doveroso comunque sottolineare che rispetto al passato le norme in vigore snelliscono l’iter per il rilascio dei passaporti, riducendo i tempi e agevolando il cittadino con un’offerta di servizi più efficienti. Ma è altrettanto doveroso ribadire che anche il cittadino dovrebbe fare la sua parte, magari richiedendo il passaporto per tempo o facendo attenzione alle indicazioni riportate sul modulo di domanda».
Monica Rossato

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