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martedì 02 dicembre 2003

OPERATORI DEL BENESSERE, IN ARRIVO UNA LEGGE REGIONALE

Più di 9 milioni di persone, in Italia, ricorrono alle così dette medicine non convenzionali. E non si tratta solo delle più conosciute come l’omeopatia o l’agopuntura, ma anche di altre discipline, come l’iridologia, l’aromaterapia, la riflessologia plantare ecc., praticate dai cosiddetti operatori del benessere. Si tratta di figure non mediche che sono disciplinate in altri Paesi europei (come la Germania), ma che in Italia vivono in una sorta di limbo professionale. Un limbo da cui, almeno per il Veneto, si sta cercando di uscire. E di alcuni giorni fa, infatti, la notizia che la Sesta Commissione del Consiglio Regionale del Veneto ha licenziato una proposta di legge mirata proprio a fornire un riconoscimento normativo agli operatori delle attività bio-naturali.
E proprio per discutere su questa importante novità, l’Associazione degli operatori del benessere – Confcommercio ha organizzato per martedì 2 dicembre un convegno dal titolo “Il riconoscimento legislativo degli operatori delle discipline Bio-naturali”. L’appuntamento è fissato alle ore 15 nella Sala Convegni dell’Ascom di Vicenza (Via Faccio, 38).
Ad illustrare i contenuti della proposta di legge sarà la presidente della Sesta Commissione del Consiglio Regionale del Veneto Nadia Qualarsa, che parteciperà al dibattito con gli operatori.
Il disegno di legge, che ha anche accolto alcune osservazioni espresse dall’Associazione degli operatori del benessere – Confcommercio, prevede tutta una serie di procedure mirate all’individuazione e alla formazione di queste figure professionali. L’obiettivo finale è quello di giungere alla definizione di un Registro regionale degli operatori, articolato in sezioni per le singole attività, e di dare dunque all’utente finale certezze e garanzie sulla capacità professionale di chi pratica questo tipo di attività.



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